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Cosa deteriora il tessuto e i cordini dei nostri parapendio?

Cosa deteriora il tessuto e i cordini dei nostri parapendio?

Cosa deteriora il tessuto e i cordini dei nostri parapendio? Quali sono i fattori che maggiormente influenzano la buona riuscita di un materiale? Andiamo a vedere come UV, umidità, calore e acqua salata possono influenzare significativamente la  vita del nostro amato parapendio. 
Il lavoro del laboratorio è proprio quello di verificare l'integrità e la resistenza residua dei materiali che costituiscono i nostri parapendio e spesso rileviamo differenze significative in prodotti simili. Questo spesso nasce da alcuni fattori di stress a cui il parapendio è stato sottoposto. Anche in modo inconsapevole. L'effetto di invecchiamento si somma alla fatica meccanica che il tessuto subisce durante l'uso e a volte il risultato è che il parapendio non possa essere promosso alla revisione!


In questo articolo focalizzeremo l'attenzione su 4 elementi che maggiormente 
hanno effetto sulla durata del nostro parapendio. 

UV: i famigerati raggi ultravioletti. Ovviamente non possiamo fare a meno di esporre il parapendio al sole! Ma cerchiamo di stare piu attenti possibile ed evitare inutili esposizioni. Sebbene i tessuti siano costruiti con i cosi detti ADDITIVI anti UV il processo di FOTO OSSIDAZIONE è rallentato ma inesorabile... I fotoni disgregano le catene di polimeri creando i terribili RADICALI LIBERI che innescano una inevitabile sequenza di danneggiamenti. Le conseguenze sono perdita di resistenza meccanica e anche cambiamento del colore. 

UMIDITA': il tessuto dei nostri parapendio è fatto di NYLON, fibra fantastica che viene filata e intrecciata con tecnologie sempre piu rifinite per costituire i nostri tessuti e i nostri cordini. Le trame sono fittissime e il tessuto viene poi ricoperto di polimeri e additivi anti UV per perfezionarne la resistenza e la stabilità dimensionale e non per ultimo per colmare i piccoli interstizi tra una fibra e l'laltra e ottenere la POROSITA' necessaria al funzionamento dei nostri profili. 

Ma il NYLON è anche IGROSCOPICO, cioè ha una particolare capacità di attirare acqua. Il nylon può assorbire anche il 10% del suo peso in acqua quando esposto ad umidità o direttamente a contatto. E l'acqua si insinua tra le catene polimeriche   divenendo un agente plastico. Il Nylon impregnato diventa piu malleabile e meno stabile dimensionalmente e sopratutto meno resistente. Un nylon bagnato perde dal 10 al 15% della sua tenuta meccanica e diventa piu malleabile. 
Ovviamente esposto all'aria il tessuto si asciuga e l'evaporazione dell'acqua permette al materiale di recuperare le sue qualità iniziali... ma non del tutto. Infatti ogni volta che il tessuto assorbe acqua le fibre si gonfiano e si muovono e questo provoca inevitabilmente un danneggiamento dei polimeri protettivi e delle trame di filatura. le fibre asciugate perdono la stiratura iniziale e questo apre la via della perdita di porosità e resistenza. 

Quindi se vediamo che il nostro parapendio è bagnato, se possibile evitiamo di sottoporlo a stress e carico!

CALORE: Un altro fattore di usura che si aggiunge è inevitabilmente il calore! Come ogni fibra sintetica, a temperature elevate le caratteristiche dimensionali e meccaniche si alterano e il nostro tessuto non fa eccezione. 
Lasciare asciugare la vela bagnata al caldo o sotto i raggi diretti del sole quindi E' DA EVITARE cosi come anche la permanenza nel portabagagli dell'auto!

Da sapere: Con l'aumentare della temperatura le fibre polimeriche diventano più morbide e sono in grado di assorbire più acqua e di muoversi maggiormente tra loro scomponendo la trama del tessuto che con sempre maggiore difficoltà ritorna all'ordine originale con il ripristino delle condizioni iniziali. 

ACQUA SALATA: E se l'acqua con cui siamo venuti a contatto è acqua salata? Allora in questo caso  meglio risciacquare e lasciare asciugare senza stressare la vela evitando il riscaldamento dei raggi solari...
Il problema dell'acqua salata è dato dal fatto che evaporando lascia cristalli di sale nelle trame del tessuto. Cristalli dai profili taglienti che intaccano le strutture e le danneggiano. Ripetute esposizioni ed asciugature riducono considerevolmente la resistenza meccanica (fino al 30% dopo 4/5 cicli) e la porosità!

Quindi alcuni piccoli consigli pratici: 
EVITATE INUTILE ESPOSIZIONE AGLI UV e al CALORE
(aprite la vela appena prima di volare e chiudetela appena siete atterrati, non lasciatela nel portabagagli dell'auto o in posti che raggiungono elevate temperature)

EVITATE esposizione a forte UMIDITA' ma se succede cercate di non sottoporre la vela a carico e fatela asciugare in un posto scuro e arieggiato. 
Se a contatto con acqua di MARE, LAVATE con acqua dolce e lasciate asciugare. 
NON VOLATE con una VELA BAGNATA per evitare deformazioni del tessuto oltre che problemi di ordine aerdinamico
E ricordatevi di sottoporla al check parapendio necessario alle scadenze indicate dal costruttore! 
La buona durata di un parapendio è quindi nelle vostre mani! La cura con cui viene utilizzato influenza tantissimo la riuscita nel tempo del prodotto, la sua sicurezza e anche le sue prestazioni.
Nel nostro laboratorio abbiamo constatato che effettivamente vele volate in zone di mare con alte temperature più facilmente presentano segni di usura o deterioramento ma anche che se il proprietario è stato attento a quello che abbiamo scritto sopra spesso questi effetti possono essere minimizzati o completamente evitati!
E se avete bisogno di qualche consigli specifico non esitate a chiamarci anche per un semplice parere! 

Buoni voli a tutti!
 
 
 
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